Testimonianza di Pino Scalabrino
La mia vita è sempre stata in balia delle onde e “portata qua e là da ogni vento di dottrina secondo l`inganno degli uomini”, finché non ho incontrato nel 1981 “la Via, la Verità e la Vita”, “il Figlio del Dio vivente” : Gesù.
Da allora la gioia e la pace, mai prima conosciute, hanno invaso la mia vita.
Avevo scelto di fare il prete sul serio, 15 anni prima, in una diocesi del Sud Italia in provincia di Salerno e, come si diceva allora, lo sentivo per vocazione, dopo 13 anni di seminario, unicamente con l`intenzione di amare e servire Dio in Gesù e nel prossimo.
Ma col passar del tempo (ben dieci lunghi anni di sacerdozio) dovevo con amarezza constatare che non servivo più Gesù, ma una religione, che con i suoi riti, tradizioni, cerimonie e leggi non mi liberava, ma mi asserviva e mortificava. Lentamente il mio Signore Gesù, attraverso lo studio e la meditazione delle Scritture, mi fece entrare in crisi e solo ora riconosco che Egli cominciava ad operare in me con la luce della Sua Verità (Giovanni 8:32; 19:37 ; 17:17) attraverso forme di contestazione e di ricerca, proprie degli anni ’70, allontanandomi così sempre più dal fariseismo e dalla menzogna degli uomini e di certe istituzioni.
Mi accorgevo con sempre maggior fastidio di essere un prete “pagano”, obbligato da tradizioni secolari e superstizioni varie, che non hanno riscontro nella Bibbia, a celebrare in routine messe, sacramenti e benedizioni come riti magici e come surrogati di salvezza.
Sperimentavo con estremo disagio che ero costretto a “mettere vino nuovo in otri vecchi”, a cucire il “panno nuovo sul vestito vecchio”, a curare il sabato e non l`uomo, a insegnare “precetti e dogmi” che erano dottrine di uomini. Avvertivo tutta la vacuità di queste cose e soffrivo per l`incoerenza e la discordanza fra ciò che leggevo nella Parola di Dio e ciò che dovevo predicare, adattando con forzature il Vangelo al popolo, nominalmente cristiano, ma superstizioso e tradizionalista.
Vedevo la Parola di Dio “incatenata” (2Timoteo 2:9) “mercanteggiata” (2Corinzi 2:17) e “adulterata” (2Corinzi 4:2) e mi scandalizzavo della sua secondarietà di fronte al magistero clericale e alle tradizioni degli uomini.
Notavo con delusione come il Cattolicesimo fosse ormai diventato una forma raffinata di “autogiustificazione” alla stregua delle altre grandi religioni della terra e fui portato a pensare che il Cristianesimo fosse un fenomeno storico risalente solo ai primi tre secoli e il Cattolicesimo una sua deviazione. Ma, come risalire alle vere origini? Come ritrovare il vero Gesù, il vero Evangelo, i veri Cristiani? E intanto la mia crisi spirituale si aggravava, scoprendo da colloqui burrascosi coi miei diretti superiori, che essi volevano solo salvaguardare le strutture secolari della potenza religiosa della Chiesa Romana, mantenendo il popolo nell`ignoranza della “Parola di Verità”.
Di fronte a questo ruolo sacerdotale così antievangelico, decisi, dopo che l`autorità ecclesiastica a causa delle mie idee mi aveva emarginato e ridotto con varie misure al silenzio e mentre iniziava il mio girovagare da Salerno a Roma, poi in Basilicata e di nuovo in Campania, di lasciare il sacerdozio.
Questa decisione mi pose in contrasto con tutti: fui da tutti giudicato, condannato e abbandonato come “Giuda traditore”. Partii così per il Nord, cercando di rifarmi una vita, ma senza alternative, perdendo ogni fede e scegliendo la strada dell`agnosticismo.
Incominciavano per me 5 lunghi anni di lontananza da Dio.
Mi aggrappai per salvezza al lavoro, alla mia cultura, alle amicizie nuove, agli amori e man mano scivolai con spirito di ricerca errato verso l`astrologia, la cartomanzia, l`I King, le filosofie orientali (Hare Krishna), in preda alla lussuria e alla concupiscenza, che aumentava ogni sorta di peccato e disgusto di me, fino al disprezzo di me stesso.
Una volta pensai vagamente anche al suicidio.
Ma “Dio e amore ” (1Giovanni 4:8) e vegliava su di me.
Amareggiato e sempre più solo nell`abisso di me stesso, qualche volta dicevo: “O tu, se ci sei, fatti trovare!” E il Signore Dio non mi abbandonò, ma “ascolto la voce della mia supplica” (Salmo 87:129).
Una mattina vidi per caso un biglietto a terra e lo raccolsi.
V`era scritto sopra: “Una buona notizia per te”. Lo lessi e ne rimasi subito colpito. V`era un indirizzo e così per la prima volta entrai nella Comunità Evangelica di Gallarate (VA), senza però rivelare la mia identità.
Subito mi accorsi della presenza viva del Signore, il quale toccò il mio cuore “convincendomi di peccato” (Giovanni 16:8) e lentamente cominciò ad operare in me il pentimento, la conversione e il ritorno a Lui.
Riscoprivo Gesù, non quello freddo e astratto delle teologie e della storia, non quello gestito e manipolato dalla religione romana come un idolo, ma il Gesù della fede: quello delle Sacre Scritture, quello degli Apostoli e dei primi Cristiani, quello “vivo e risorto dai morti” che mi annunciava amore, giustificazione, salvezza, perdono e grazia per il Suo sangue sparso per me sulla croce; quello che mi riconciliava con Dio Padre, con gli altri e con me stesso; quello presente ed operante nella Comunità dei credenti (Matteo 18:20); il donatore dello “Spirito Santo” e della “Vita eterna”.
Scesi nelle acque battesimali ubbidendo al comando di Gesù: “chi crederà” prima e poi “sarà battezzato, sarà salvato” (Marco 16:16) e scegliendo Gesù come mio personale “Signore e Salvatore” (Atti 2:36).
Sono diventato una “nuova creatura nella quale le vecchie cose son passate e son diventate nuove” (2Corinzi 5:17).
Gesù è così entrato nella mia vita per sempre e con Lui la Verità, la Salvezza, la vera Vita.
Amico/amica, chiunque tu sia, sappi che “Dio ci ha amati in Cristo Gesù” (Giovanni 3:16), che Gesù è Colui che Dio ha mandato per liberarci dal peccato, da un`esistenza falsa e dalla menzogna degli uomini e delle istituzioni, risvegliando la tua coscienza a se stessa e alla verità.
E la verità che può farti libero non è una religione, una filosofia, ma è solo Gesù, che è l`unica, l`ultima, insostituibile, definitiva e decisiva Parola tra Dio e te, tra te e gli altri, tra te e te stesso.
CercaLo anche tu e Lo troverai.
(Traduzione di Edoardo Labanchi, ex Sacerdote Cattolico)